Paul Graham: il pifferaio magico dei nerd
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Ciò Che Vuoi (Voler Volere) // What You (Want to)* Want
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Ciò Che Vuoi (Voler Volere) // What You (Want to)* Want

Traduzione in italiano di Davide Cecchini dall’essay originale di Paul Graham "What You (Want to)* Want"
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Traduzione in italiano di Davide Cecchini dall’essay originale di Paul Graham "What You (Want to)* Want" [Novembre 2022].
La lettura dell'articolo è di Irene Mingozzi.
Immagine generata con Midjourney

Fin da quando avevo nove anni mi ha sempre incuriosito quella contraddizione apparente tra l'essere fatto di una materia che si comporta in modo prevedibile, e quella sensazione di esser libero di scegliere di fare ciò che volevo. A quel tempo avevo una ragione specifica per essere interessato alla questione: a quell'età (come anche nelle età successive) avevo sempre dei problemi con le autorità, e mi sembrava che ci fosse un modo per uscirne argomentando sul fatto che non ero responsabile delle mie azioni. Via via ho perso la speranza di potermela cavare così, ma la curiosità rimasta: come poter mettere assieme il fatto di essere una macchina fatta di materia con la sensazione di essere liberi di scegliere cosa fare?1

Il modo migliore per cercare una spiegazione forse è iniziare da una risposta parzialmente sbagliata, per poi correggerla. La versione sbagliata della risposta è: puoi fare ciò che vuoi, ma non puoi volere ciò che vuoi. Esattamente così: puoi controllare ciò che fai, ma farai ciò che vuoi, e questo non può controllarlo.

Il motivo per cui si tratta di una risposta sbagliata è il fatto che le persone alle volte cambiano ciò che vogliono. Chi desidera non volere più qualcosa - ad esempio i tossicodipendenti - può talvolta smettere di volerlo. E chi vuole voler qualcosa - ad esempio chi cerca di farsi piacere la musica classica o i broccoli - alle volte ci riesce.

Quindi, modifichiamo il nostro assunto iniziale: si può fare ciò che si vuole, ma non si può voler volere ciò che si vuole.

Ancora non ci siamo. Si può cambiare ciò che si vuole; riesco a immaginare qualcuno che dica: “Ho deciso di smettere di volermi far piacere la musica classica”. Iniziamo ad avvicinarci alla verità. È raro che le persone cambino ciò che vogliono volere, e più volere aggiungiamo, più è raro che accada.

Possiamo avvicinarci ad un'affermazione vera aggiungendo alla frase via via sempre più “volere”, così come possiamo avvicinarci ad uno aggiungendo sempre più 9 ad una sequenza di numeri 9 dopo lo zero virgola. Già è difficile immaginare cosa significhi cambiare ciò che si vuole volere volere, figuriamoci farlo!

E quindi un modo per esprimere la risposta corretta è utilizzare un’espressione regolare. Si può fare ciò che si vuole, ma esiste un'affermazione nella forma “non puoi (voler)* volere ciò che vuoi” che è vera. Alla fine si ritorna ad un volere che non può essere controllato.2

Ringrazio Trevor Blackwell, Jessica Livingston, Robert Morris, e Michael Nielsen per aver letto le bozze di questo essay.

Note

1

Quando avevo nove anni non sapevo di potermi comportare in maniera casuale, ma non credo che questo modifichi il problema. La casualità distrugge il fantasma della macchina così come determinismo.

2

Se non mi piace questa espressione, potete esprimere lo stesso concetto facendo riferimento ai desideri di alto ordine: esiste un qualche “n” tale che non possiate controllare il vostro n-esimo desiderio.

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Tutti gli essays di Paul Graham tradotti in italiano e trasformati in un podcast. Da tante mani e tante voci.