Traduzione e lettura in italiano di Elena Carmazzi dall’essay originale di Paul Graham "You Weren't Meant to Have a Boss" [Marzo 2008, revisione Luglio 2008].
La tecnologia tende a separare ciò che è normale da ciò che è naturale. I nostri corpi non sono progettati per mangiare il cibo che le persone mangiano nei paesi ricchi, o per fare così poca attività fisica. Potrebbe esserci un problema simile nel modo in cui lavoriamo: un lavoro normale potrebbe essere così intellettualmente negativo per noi come la farina bianca o lo zucchero lo sono per il nostro fisico.
Ho iniziato a sospettarlo dopo aver speso molti anni a lavorare con i founders di startup. Ad oggi ho lavorato con più di 200 di loro, e ho notato una grande differenza tra quei programmatori che lavorano sulla propria startup e quelli che lavorano per una grazie azienda. Non dico che i founders siano necessariamente più felici - lanciare una startup può essere davvero stressante. Forse, un modo migliore per dirlo, è che sono più felici così come il corpo è più felice durante una lunga corsa che seduto sul divano a mangiare ciambelle.
Sebbene siano statisticamente anomali, i founder di startup sembrano lavorare in un modo che è più naturale per gli esseri umani.
Sono stato in Africa lo scorso anno e ho visto diversi animali liberi nella natura selvaggia che prima di quel momento avevo visto solo allo zoo. La differenza tra i due contesti era davvero notevole, in particolare per i leoni. I leoni liberi sembrano almeno 10 volte più vivi, sembrano animali diversi. Sospetto che lavorare per sé stessi faccia sentire meglio le persone, esattamente come vivere nella natura selvaggia deve far sentire meglio un predatore di grandi dimensioni come un leone. La vita in uno zoo è più semplice, ma non è la vita per cui sono progettati.
Alberi
Cosa c’è di così innaturale nel lavorare per una grande azienda? La radice del problema è che gli umani non sono stati creati per lavorare in gruppi così grandi.
Un’altra cosa che noti quando vedi gli animali in natura è che ogni specie prospera in gruppi di una certa dimensione: un branco di impala può contare fino a 100 adulti, i babbuini forse a 20 e i leoni raramente arrivano a 10. Anche gli esseri umani sembrano progettati per lavorare in gruppo, e ciò che ho letto sui predatori/erbivori si allinea sia con le ricerche sulle organizzazioni sia con la mia esperienza per suggerire quale sia la dimensione ideale: gruppi di 8 persone funzionano bene, 20 iniziano a diventare difficili da gestire e un gruppo di 50 è davvero ingovernabile.
Qualsiasi sia il limite massimo, non siamo decisamente fatti per lavorare in gruppi di centinaia. Tuttavia, per ragioni che hanno più a che fare con la tecnologia che con la natura umana, molte persone brillanti lavorano per aziende con centinaia o migliaia di dipendenti.
Le aziende sanno che gruppi così grandi non funzionano, così si dividono in unità piccole abbastanza da poter lavorare insieme. Ma per coordinare queste unità devono introdurre qualcosa di nuovo: un capo.
Questi piccoli gruppi sono sempre organizzati con una struttura ad albero. Il vostro capo è il punto in cui il vostro gruppo si attacca all’albero; ma quando usi questo trucchetto per dividere un grande gruppo in gruppi più piccoli, accade qualcosa di strano che non ho mai sentito menzionare esplicitamente da nessuno. Nel gruppo di livello superiore al vostro il vostro capo rappresenta l'intero gruppo. Un gruppo di 10 manager non è semplicemente un gruppo di 10 persone che lavorano insieme nel modo consueto: è un gruppo di gruppi. Ciò significa che se un gruppo di 10 manager lavorasse insieme come se fosse semplicemente un gruppo di 10 individui, il gruppo che lavora per ogni manager dovrebbe lavorare come se fosse una sola persona: i lavoratori e il manager condividerebbero tra loro la libertà di una sola persona.
Nella pratica un gruppo di persone non è mai capace di agire come se fosse una persona sola, ma in una grande organizzazione divisa in gruppi in questo modo, la pressione è sempre in quella direzione. Ogni gruppo fa del suo meglio per lavorare come se fosse il piccolo gruppo di individui in cui gli esseri umani sono stati progettati per lavorarci. Questo era lo scopo della sua creazione, e quando si propaga questo vincolo, il risultato è che ogni persona ottiene una libertà d'azione inversamente proporzionale alla dimensione dell'intero albero.
Tutti coloro che hanno lavorato per una grande azienda lo hanno provato. Puoi sentire la differenza tra lavorare per un’azienda con 100 dipendenti e una con 10.000, anche se nel tuo gruppo siete solo in 10.
Sciroppo di mais
Un gruppo di 10 persone all’interno di una grande azienda è una sorta di finta tribù. Il numero di persone con cui interagisci è adeguato, ma manca qualcosa: l'iniziativa individuale. Le tribù di predatori-erbivori godono di molta più libertà. I leader hanno solo un po’ più potere rispetto agli altri membri della tribù, ma non dicono loro cosa fare e quando, come invece può fare un capo.
Non è colpa del tuo capo. Il vero problema è che, nel gruppo sopra di te nella gerarchia, l’intero tuo gruppo è considerato come una persona virtuale. Il tuo capo è semplicemente il modo in cui quella limitazione viene proiettata su di te.
Lavorare in un gruppo di 10 persone all’interno di una grande organizzazione sembra allo stesso tempo giusto e sbagliato. In superficie, sembra il tipo di gruppo in cui sei destinato a lavorare, ma manca qualcosa di fondamentale. Un impiego in una grande azienda è come lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio: possiede alcune qualità delle cose che dovrebbero piacerti, ma manca disastrosamente di altre.
In effetti, il cibo è una metafora eccellente per spiegare cosa non va nel classico tipo di lavoro.
Ad esempio, lavorare per una grande azienda è considerata la scelta di default, almeno per i programmatori. Quanto può essere un male? Ebbene, il cibo lo dimostra in modo piuttosto chiaro. Se oggi venissi lasciato in un punto casuale dell'America, quasi tutto il cibo intorno a te sarebbe dannoso per la salute. Gli esseri umani non sono stati progettati per consumare farina bianca, zucchero raffinato, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio e olio vegetale idrogenato. Eppure, se analizzassi i prodotti di un supermercato medio, probabilmente scopriresti che questi quattro ingredienti costituiscono la maggior parte delle calorie. Il cibo "normale" fa terribilmente male. Le uniche persone che mangiano ciò per cui gli esseri umani sono realmente progettati sono quei pochi "strani" che indossano sandali Birkenstock a Berkeley.
Se il cibo “normale” è così dannoso per noi, perché è così comune? Ci sono due ragioni principali. La prima è che ha un appeal molto più immediato: potresti sentirti uno schifo un’ora dopo aver mangiato una pizza, ma i primi morsi erano buonissimi. La seconda è l’economia di scala: produrre junk food scala, produrre verdure fresche no. Questo significa che (a) il junk food può essere davvero economico e (b) vale la pena spendere molto per commercializzarlo.
Se le persone devono scegliere tra qualcosa di economico, fortemente commercializzato e attraente nel breve termine, e qualcosa di caro, poco chiaro e attraente nel lungo termine, quale pensate che sarebbe scelto di più?
È la stessa cosa con il lavoro. Il laureato medio al MIT vuole lavorare per Google o Microsoft, perché è un brand riconosciuto, è sicuro e otterranno un ottimo stipendio fin dall’inizio. Questo lavoro equivale alla pizza che hanno mangiato per pranzo. Gli inconvenienti diventeranno evidenti solo in un secondo momento, e solo con un vago senso di malessere.
I Founders e i primi dipendenti di una startup, nel frattempo, sono come quei tipi strani di Berkeley con le Birkenstock: anche se sono una piccola minoranza della popolazione, sono coloro che vivono come gli essere umani sono stati progettati per vivere. In un mondo artificiale, solo gli estremisti vivono in modo naturale.
Programmatori
La rigidità dei lavori in grandi aziende è particolarmente difficile da sopportare per i programmatori, perché l'essenza della programmazione è costruire cose nuove. I venditori fanno più o meno le stesse proposte ogni giorno, il personale di supporto risponde alle stesse domande, ma una volta che hai scritto un pezzo di codice, non devi riscriverlo di nuovo. Quindi un programmatore, che lavora come dovrebbe fare un programmatore, sta sempre creando qualcosa di nuovo. E quando fai parte di un'organizzazione la cui struttura concede libertà a ciascuna persona in proporzione inversa alla grandezza della gerarchia, incontrerai resistenza ogni volta che tenterai di fare qualcosa di nuovo.
Questo sembra una conseguenza inevitabile della grandezza e vale anche per le aziende più intelligenti. Recentemente, stavo parlando con un founder che pensava di lanciare una startup subito dopo il college, invece iniziò a lavorare per Google perché pensava che lì avrebbe imparato di più. Non imparò così tanto quanto si aspettava. I programmatori imparano facendo e la maggior parte delle cose che voleva fare non poteva farle - a volte perché l’azienda non glielo permetteva, ma molto spesso perché il codice dell’azienda non gliela permettava. Tra il peso del codice legacy, i costi aggiuntivi dello sviluppo in una grande organizzazione e le limitazioni imposte dalle interfacce gestite da altri gruppi, riusciva a testare solo una frazione di ciò che avrebbe voluto. Ha detto di aver imparato molto di più nella sua startup, nonostante debba occuparsi anche di tutte le commissioni dell’azienda oltre alla programmazione, perché almeno quando programma può fare quello che vuole.
Un ostacolo a valle si propaga a monte. Se non ti è permesso implementare nuove idee, smetti di averne, e viceversa: quando puoi fare tutto quello che vuoi, hai più idee su cosa fare. Quindi, lavorare per conto tuo rende il cervello più potente, nello stesso modo in cui un sistema di scarico a bassa restrizione rende più potente un motore.
Lavorare per te stesso non deve necessariamente significare lanciare una startup, ovviamente. Ma un programmatore che deve decidere tra un lavoro regolare in una grande azienda e la sua startup probabilmente imparerà molto di più con la sua startup.
Puoi aggiustare la quantità di lavoro che ottieni scalando l’azienda per cui state lavorando. Se lanci una azienda, avrai il massimo della libertà. Se diventi uno dei primi 10 dipendenti otterrai tanta libertà quanto i founders. Persino un’azienda con 100 dipendenti sembra diversa da una con 1000.
Lavorare per una piccola azienda non ti assicura la libertà. La struttura ad albero delle grandi aziende stabilisce un limite massimo di libertà. Il capo di una piccola azienda può comunque scegliere di essere un tiranno. Il punto è che una grande organizzazione è costretta ad esserlo dalla sua stessa struttura.
Conseguenze
Questo ha delle conseguenze reali sia per le organizzazioni sia per le persone. Una è che le aziende rallentano inevitabilmente man mano che crescono, non importa quanto si sforzino di mantenere il loro spirito da startup. È una conseguenza della struttura ad albero che ogni grande organizzazione è forzata ad adottare.
O meglio, una grande organizzazione può evitare il rallentamento se evita la struttura ad albero. E dato che la natura umana limita la grandezza del gruppo in cui lavorare insieme, l’unica strada alternativa che posso immaginare è di non avere una struttura: far sì che ogni gruppo sia effettivamente indipendente e che lavori insieme come fanno i componenti di un'economia di mercato.
Potrebbe valere la pena esplorare questa soluzione. Sospetto che ci siano già aziende altamente suddivisibili che si orientano in questo modo, ma non conosco nessuna azienda tech che l'abbia fatto.
C'è una cosa che le aziende possono fare, a parte strutturarsi come spugne: possono rimanere piccole. Se ho ragione, allora conviene davvero mantenere l’azienda il più piccola possibile in ogni fase. Ciò significa che è doppiamente importante assumere le persone migliori. Le assunzioni mediocri vi danneggiano due volte: vi fanno fare meno cose, ma vi fanno anche diventare grandi, perché avrete bisogno di più persone per risolvere un determinato problema.
Per le persone il risultato è lo stesso: puntate sul piccolo. Lavorare per grandi organizzazioni farà sempre schifo, e più grande è l'organizzazione, più farà schifo.
Un paio di anni fa, ho scritto un saggio in cui consigliavo ai laureandi di lavorare per qualche azienda prima di lanciare la propria. Mi correggo oggi. Lavorate per un’altra azienda se volete, ma una piccola, e se volete lanciare la vostra startup, andate oltre.
Il motivo per cui suggerivo ai laureati di non avviare subito la loro startup era che ritenevo che la maggior parte di esse avrebbe fallito; ed è così. Ma è meglio che i programmatori ambiziosi si mettano in proprio e falliscano piuttosto che andare a lavorare in una grande azienda, sicuramente impareranno di più. Potrebbero anche trovarsi meglio dal punto di vista finanziario. Molte persone a vent'anni si indebitano, perché le spese crescono ancora più velocemente dello stipendio che sembrava così alto quando hanno lasciato la scuola. Almeno se si avvia una startup e si fallisce, il patrimonio netto sarà pari a zero e non negativo.
Ad oggi abbiamo finanziato così tanti tipi diversi di founders che abbiamo abbastanza dati da vedere dei patterns, e sembrano non esserci benefici nel lavorare per una grande azienda. Le persone che hanno lavorato per alcuni anni sembrano migliori di quelle appena uscite dall'università, ma solo perché sono più anziane.
Le persone che vengono da noi da grandi aziende spesso sembrano in qualche modo conservativi. È difficile dire in quale misura dipenda dalle grandi aziende e in quale dal loro naturale modo di essere, che li ha fatti scegliere in primo luogo di lavorare per una grande azienda. Ma certamente gran parte di essa è appresa, lo so perché l'ho vista bruciare.
Averlo visto accadere così tante volte, è una delle cose che mi convince che lavorare per se stessi, o almeno per un piccolo gruppo, è il modo naturale di vivere per i programmatori. I founders che arrivano a Y Combinator hanno spesso l'aria abbattuta dei rifugiati; tre mesi dopo sono trasformati: hanno così tanta fiducia in sé stessi che sembrano essere cresciuti di diversi centimetri. Per quanto possa sembrare strano, sembrano allo stesso tempo più preoccupati e più felici. Che è esattamente lo stesso modo in cui descriverei i leoni in natura.
Vedere dipendenti trasformarsi in founders rende evidente che la differenza tra i due è dovuta per la maggior parte al contesto - e che il contesto della grande azienda è particolarmente tossico per i programmatori. Dopo poche settimane che lavorano sulla propria startup sembrano ritornare in vita, perché finalmente stanno lavoro come le persone sono progettate per fare.
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